La cultura dei samurai, che incorpora elementi di taoismo, confucianesimo, buddhismo e shintoismo, oltre alle arti marziali e alla scienza militare, essenziali per la professione originaria, assunse il nome di budo, la Via del guerriero; shido, la Via del cavaliere, e infine bushido, la Via del guerriero-cavaliere.
[da Introduzione de "La mente del samurai, Il Codice del Bushido", a cura di Thomas Cleary]
Yin e Yang
L'addestramento militare è yang, molto attivo. Il momento che precede la battaglia è l'apice dello yin, calmo e tranquillo.
Se sei veramente calmo alla vigilia della battaglia, anche l'espressione del tuo viso non cambia. Non fissare l'avversario, non guardare negli occhi il nemico. Non avanzare come se attraversassi un ponte stretto, ma come se camminassi su una strada ampia.
Chi mantiene uno stato mentale normale è un avversario yin. Questa è una tecnica superiore, alla quale è difficile opporsi.
Per quanto riguarda gli avversari yang, uno ha sul viso un'espressione di forza dirompente, un altro incarna la rabbia, il terzo cerca di annientare l'avversario con lo sguardo, il quarto si avventa come una furia e colpisce lanciando alte grida, il quinto si muove avanti e indietro con foga. Questi sono chiamati avversari yang. Le menti di questo tipo di avversari sono mobili, e questo li rende vulnerabili. Tuttavia, un avversario yin può diventare yang per tattica, quindi devi sempre stare attento.
L'atteggiamento mentale
Anche se in ogni scuola ci sono diverse posture, come la guardia alta, media e bassa, l'atteggiamento è un atto mentale. L'atteggiamento è quando sei determinato e sicuro nell'affrontare un avversario.
La postura fisica e la posizione della spada hanno un valore relativo; se agisci sul momento, senza alcunchè di prestabilito, sulla base delle azioni dell'avversario, la posizione della spada non è fondamentale.
Qualsiasi tipo di atteggiamento o postura adotti, la tua mente deve essere senza forma.
[Insegnamenti di Adachi Masahiro (attivo tra il 1780 e il 1800) - era un artista marziale e uno scienziato militare. Fondò un ramo della scuola di arti marziali del "Guerriero divino" di Kyoto. I suoi scritti dedicano molta attenzione alle condizioni psicologiche e ai loro effetti in battaglia - tratto da "La mente dei samurai, Il Codice del Bushido", a cura di Thomas Cleary (pag. 211, 214, 215)]
Molto interessante! Avere la mente davvero libera sembra un sogno... :-)
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